Quando si suona un tamburo sciamanico, il tamburo “suona” te.
- sciamanizainiinspa
- 27 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 28 lug

Quando si conclude un seminario base sono solita fare gli ultimi saluti, facendo suonare il tamburo ai neo-viaggiatori. E così ci troviamo uno di fronte all’altro, con i tamburi in mano, occhi negli occhi per dare inizio ad un momento magico, ovvero quando i tamburi iniziano la loro danza. Ma chi è che suona davvero in quel momento? È l’anima, è il cuore, è il pantheon di totem animali che ciascuno ha accanto, è il proprio Daimon. Ciò che mi piace particolarmente di quel momento è il sorriso finale dei neo-viaggiatori e la faccia stupita come per dire: “ma davvero è successo”? suonare il tamburo è un atto sacro, come la sua costruzione, poiché, è avere tra le mani tra le più magiche delle geometrie sacre (il cerchio e la croce), è richiamare il Regno Animale (la pelle), il Regno Vegetale (il battente), il Regno Minerale (la melodia che fluisce insidiosa e forte come il fiume lavico), l’incontro di Padre Cielo con Madre Terra (il battito). È il cavallo dello sciamano, colui che lo porta al galoppo tra i Mondi non Ordinari, ma anche per mano nel Mondo Ordinario.
Il 26 e il 27 luglio, immersi nel bosco della zona Ronchi ci saranno due giornate dedicate a questa antica Medicina. Si darà vita alla costruzione del proprio tamburo sciamanico, partendo dalla sua storia matriarcale, passando per le antiche cerimonie per onorarne e comprenderne ogni passaggio. Il tamburo sciamanico è più di uno strumento; il tamburo sciamanico è un alleato che nasce da noi, rinasce quando lo suoniamo, vibra con noi con il nostro cuore e con il cuore della Rete della Vita.
Quando: 26 e 27 luglio
Conduce: Serena
Dove: Agriturismo Olistico Pian della Castagna. Zona Ronchi.
Per info ed iscrizioni (posti limitati): sciamanizainiinspalla@gmail.com
Per i prossimi appuntamenti con il seminario base e gli approfondimenti in presenza:
Commenti