
Buon giorno viaggiatori, mentre fervono gli ultimi preparatici per il residenziale di Psicopompo, del 1 e 2 ottobre, volevo proporvi parte dell’intervista fatta all’antropologo John Barleycorn su alcune tematiche attuali riguardanti lo sciamanismo contemporaneo, il misticismo andino e la tradizione celtica, e su cosa significhi oggi praticare una libera spiritualità che affonda la propria vitalità in molte origini (lo sciamanismo transculturale)
Cosa significa essere sciamano oggi?
Prima di tutto non vuole dire scimmiottare gli sciamani delle società tribali tradizionali ancora esistenti; a mio modo di vedere diventare uomo di medicina Lakota o sciamano tunguso a Udine non è propriamente avanzato come pratica spirituale viva e volta al futuro. Altro discorso è imparare dalle società indigene i tesori che sono preziosi per tutta l’umanità, per Gaia, la Madre Terra e a beneficio di tutti gli esseri senzienti. Vi è una visione del mondo, un approccio alla nostra esistenza planetaria, che possono essere trasferiti dallo sciamanismo indigeno tradizionale alla nostra realtà contemporanea. Sembra che l’interesse dimostrato dall’Occidente nei confronti dei sistemi filosofici, terapeutici, mistici ed esistenziali di culture extra-europee e precristiane riflettano una aspirazione ardente verso un approccio alla vita fondato su esperienze interiori profonde. Le conoscenze, i rituali, le pratiche e le tecniche sciamaniche offrono ad ognuno di noi la possibilità di scoprire la propria mitologia personale ed interiore, di esplorare i propri archetipi transpersonali, di trovare la propria età del sogno e realizzare le proprie aspirazioni. Camminando su queste strade, non abbiamo più bisogno di un quadro religioso formale, né di un sistema di credenze fondato su qualche forma di dottrina rigida, autoritaria, vuota e immodificabile.
La propria mitologia deve basarsi su ciò che si sente, su ciò che si sa. Sviluppare una consapevolezza sciamanica contemporanea significa così coltivare un Io attento, capace di utilizzare diversi stati della coscienza, i riti, i sogni, le esperienze più autentiche, per vedere ciò che si trova dietro alle mitologie con le quali siamo in contatto, per valutare i propri limiti, trovare nuove direzioni esaltanti da esplorare e nuovi confini da superare. Un po’ di Indiana Jones e di Donna che Corre con i Lupi, la vita è un’avventura che vale la pena di essere vissuta.
La relazione d’aiuto svolta con conoscenze e pratiche spirituali indigene ( di origini extra-europee o precristiane ) prevede l’utilizzo di un ampio ventaglio di tecniche sciamaniche quali l’esperienza del viaggio sciamanico, la divinazione con rune, tarocchi, I King, l’incontro con gli animali interiori portatori di potere personale, il lavoro con i sogni, la trasmissione di energia divina tramite l’imposizione delle mani, il cristallo di quarzo e la forza del pensiero, l’uso della Ruota della Vita, riti di purificazione dell’aura, il contatto con i miti e gli archetipi per trovare la guarigione e una nuova visione di vita.
Cari viaggiatori, ciò che mi ha dato e che continua a donarmi la via sciamanica, è per me una occasione per rispondere a tante domande della mia Anima…….e più domande trovano risposta, altrettante si palesano in una continua ricerca e crescita interiore. È vero che “più si sa e più si sa di non sapere”, ma per me questa continua ricerca non apre alla frustrazione ma ad un sempre maggiore interesse per questo semplice ma complesso Universo che non apre alla “verità assoluta” ma a mille sfaccettature……le stesse che formano ognuno di noi.
Grazie.
Attenzione ai prossimi appuntamenti in presenza!!!!
Comments